Tenero-Contra
Rivista 161 – Gennaio 2018
Tenero-Contra
Testo: Tratto da www.tenero-contra.ch, per gentile concessione del comune di Tenero
Foto: Luca Bettosini e Fotolia
Altitudine: 209 metri – abitanti 3’100 (30.11.2017)
Il comune, alle porte di Locarno, è situato sul Lago Maggiore, dove il fiume Verzasca si immette nel Verbano; nel territorio comunale è compresa una piccola parte del Lago di Vogorno formatosi a seguito della costruzione della diga di Contra sulla Verzasca.
Tenero-Contra è il nome ufficiale dell’abitato e del comune dal 13 maggio 1914; fino a quella data la denominazione era «Municipalità di Contra». Le forme dialettali sono Téndro, Téner e Cóntra. La più antica menzione di Tenero risale al 1235 ed è contenuta in una pergamena conservata presso l’Archivio della Corporazione Gordolese, in cui si nominano «Lorentius de Tendero e Manfredus de Tendero»; nello stesso documento si trova anche la prima citazione di Contra, in cui compare «Lorentius f.q. Tarulli de Contra». Gli abitanti di Tenero sono detti Tendrítt, quelli di Contra Contrítt e sono soprannominati Zücch, termine che richiama lo stemma patriziale, raffigurante appunto una zucca, a cui è legata una leggenda. Tanti anni fa un mulo, un asino e un becco, quest’ultimo carico di tre grosse zucche, partirono da Contone. Giunta a Minusio, la comitiva salutò l’asino, che decise di fermarsi in pianura, mentre gli altri animali salirono verso la collina. A Brione sopra Minusio, colpito dall’aria fresca e dall’ottima erba, il mulo si accomiatò dal becco, che proseguì il cammino verso Contra. Deciso a salire più in alto, il becco si liberò tuttavia delle pesanti zucche e si incamminò verso Mergoscia. Le zucche abbandonate dal becco divennero così l’emblema dei Contrítt; gli altri animali assursero invece a simbolo degli abitanti degli altri tre villaggi. Sul territorio è ancora attivo il Patriziato.
Popolazione
Il comune fa parte del circolo della Navegna nel distretto di Locarno. Alla fine del Cinquecento, in base ai rilievi effettuati in occasione della visita pastorale del 1597, Tenero e Gordola comprendevano 400 abitanti, mentre Contra ne contava 228. Il primo censimento del 1850 registrava 198 abitanti, per cui possiamo dedurre che, nel periodo tra il 1500 e il 1800, il numero di abitanti si aggirasse attorno alle 200 unità. Un netto incremento della popolazione si ebbe dalla metà dell’Ottocento, passando dalle 198 unità del 1850 alle 2751 alla fine del 2011 (+ 1289%). Furono soprattutto le terre al piano a conoscere il maggiore incremento demografico, grazie allo sviluppo industriale e in seguito al turismo. Determinante fu l’apporto immigratorio di persone provenienti dai comuni del cantone, da altri cantoni e dall’estero (nel 1910 la popolazione straniera rappresentava il 45,6%). L’emigrazione oltremare fu limitata. Tra il 1868 – anno della disastrosa alluvione che provocò numerose vittime, distrusse estese superfici agricole e gettò nella miseria molte famiglie – e il 1869, da Tenero-Contra partirono una ventina di persone.
Per quanto riguarda le attività economiche, si è passati da una realtà prevalentemente agricola a una presenza industriale che ha conosciuto il suo massimo sviluppo nel secondo dopoguerra. Dagli anni Novanta del secolo scorso si assistette a un graduale declino del settore secondario, parallelamente si registrò un progressivo spostamento della manodopera verso il settore terziario.
Tipo di insediamento
L’altitudine del territorio si estende dai 193 metri sul livello del mare del Lago Maggiore, ai 1050 metri di Sótt Crèsta, poco sotto i Monti di Lego. La superficie del territorio comunale è di 369 ettari, di cui 168 occupati da superfici boschive, 106 da superfici di insediamento, 54 da superfici agricole, 27 da superfici del traffico e 14 da superfici improduttive. Il comune confina a nord con Mergoscia, a ovest con Brione sopra Minusio e Minusio, a est con Gordola e a sud con il Lago Maggiore. Il comune presenta due zone geograficamente ben distinte: la collina su cui sorge Contra, sovrastata dalla zona boschiva che sale verso Lego e il piano, un vasto territorio alluvionale, su cui si è sviluppato l’abitato di Tenero, il cui nucleo antico sorge ai piedi del pendio.
Preistoria
La presenza umana sul territorio comunale è attestata dal Neolitico (tra il 5500 e il 2200 a.C. circa). La tradizione popolare ricorda il ritrovamento di selci alla foce della Verzasca, mente altre selci sono state scoperte in una tomba scavata nel 1800-1881. Resti di legni, rinvenuti sulla sponda destra della Verzasca, datati con il metodo del C14, risalirebbero al 3685 (± 80) a.C., ma non è stato possibile stabilire una relazione con un’eventuale presenza umana. I primi reperti archeologici risalgono all’età del Bronzo (dal 2200 circa al 900 a.C.); nel 1933, nella proprietà Galfetti (Via San Gottardo), fu ritrovata e scavata una tomba contenente un’urna cineraria e cinque braccialetti datati al XIII secolo a.C. Molto più numerosi sono invece i ritrovamenti risalenti alla seconda età del Ferro (inizio IV secolo a.C. – ca. 30 a.C.). Nel 1970, nei pressi della centrale telefonica PTT, furono rinvenute 23 tombe in parte a inumazione con semplici corredi (una fibula e uno o più vasi in ceramica). Fanno eccezione alcune tombe con un corredo più ricco: fibule con inserti in corallo, orecchini con vago in ambra, bicchiere a calice. A Contra, in località Servèta, è noto il ritrovamento di una fibula e di una ciotola.
Il nuovo Millennio
L’inizio del nuovo Millennio coincise, per il comune, con un’ulteriore radicale trasformazione a livello territoriale e strutturale. Il settore industriale, che nei decenni del secolo scorso forniva il maggior apporto all’economia del comune, subì un radicale ridimensionamento; si ricordi a tal proposito la chiusura della Cartiera nel 2006, un’industria nata nel 1853 e che, negli anni Cinquanta del secolo scorso, dava lavoro a 350 dipendenti. Parallelamente si assistette al declino dell’attività agricola sempre più in difficoltà, come il settore secondario, a fronteggiare l’agguerrita concorrenza di un mercato globale. Nel caso specifico concorsero tuttavia anche altri fattori. La costruzione dell’A13 sconvolse l’assetto territoriale tagliando la pianura di Tenero con un tracciato diagonale rispetto all‘ordito delle strade esistenti, a loro volta disegnate dalla parcellazione agricola. Ne risultò un frazionamento, di dimensione e forma tale da rendere poco redditizia la coltivazione. Vennero così a crearsi due zone funzionali, codificate nel Piano regolatore del 1996: una nord dell’A13 destinata all’edilizia artigianale e soprattutto residenziale con un alto indice di sfruttamento, che rese economicamente poco conveniente il proseguimento delle attività agricole; l’altra a sud dell’A13, un “parco” con connotazioni differenti: campeggi, Centro sportivo, aree comunali per lo sport e lo svago ecc. Il nuovo collegamento stradale e il relativo svincolo delle Brere accrebbero notevolmente l’attrattività del nostro comune, alle porte di Locarno e, in futuro, collegato direttamente all’A2. Conseguenza di questo nuovo assetto territoriale fu la spettacolare accelerazione dell’attività edilizia residenziale e commerciale. Anche il territorio collinare seguì lo stesso destino; qui, fino alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, veniva praticata un’agricoltura di sussistenza, estintasi poi rapidamente con il ricambio generazionale. Si liberarono così diverse superfici edificabili sfruttate dapprima per realizzare case unifamigliari ed in seguito insediamenti abitativi più ampi. Politicamente cominciò a farsi strada l’idea di aggregarsi con altri comuni, ma una prima votazione nel 2004, volta alla costituzione di un nuovo comune comprendente la Valle Verzasca e i comuni di Gordola, Lavertezzo e Tenero-Contra, fu respinta dall’82% dei votanti; una seconda, sottoposta al voto popolare nel 2011, che prevedeva l’aggregazione dei comuni della sponda sinistra della Maggia, incontrò l’opposizione del 51% dei votanti.
Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero (CST)
La nascita del Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero (CST) è collegata alla storia della Fondazione «Dono Nazionale Svizzero per i nostri soldati e le loro famiglie» (DNS). Nel novembre 1921 il DNS promuove l’istituzione di uno stabilimento agricolo di cura a Tenero, destinato al reinserimento nella società civile dei soldati svizzeri debilitati dalla prima guerra mondiale. Il motto della casa era «qui se penche sur la terre, se relève».
Il Centro è la filiale dell’Ufficio federale dello sport UFSPO per la promozione dello sport giovanile. Il CST offre infrastrutture ottimali per la pratica di molte discipline sportive e per lo svolgimento di campi sportivi e corsi di formazione che coinvolgono una vasta gamma di utenti, dal giovane scolaro all’atleta di punta. Il CST ospita numerose manifestazioni sportive di vario genere.
Il CST offre un diversificato ventaglio di servizi:
− pianificazione, organizzazione e consulenza alla clientela;
− ricevimento e assistenza della clientela;
− centrale per il materiale e gli impianti sportivi;
− alloggi negli ostelli e al campeggio;
− ristorazione presso la mensa, il bar e il chiosco.
Inoltre, il CST dispone di servizi amministrativi di supporto, di un’équipe tecnica e di un’officina meccanica. Al CST sono impiegate circa 100 persone.
Il Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero è aperto alla popolazione che desidera fare una passeggiata, jogging, nordic walking, inline skating lungo i viali e le piste. Durante l’inverno si può usufruire della piscina coperta in alcune fasce orarie. Gli sportivi saltuari possono usufruire degli spogliatoi per la doccia, come pure del nostro fornito bar per consumare uno snack o una bibita.
Ampliamento
Dall’anno del suo cinquantesimo anniversario, grazie al supporto dell’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica e ad un investimento di 23.7 milioni da parte della Confederazione, il CST può vantare un nuovo campeggio, tre campi di calcio e la rinaturalizzazione del ruscello che scorre all’interno della pista finlandese. Come per le tappe precedenti, anche questo ampliamento è stato progettato dall’architetto Mario Botta, vincitore del concorso d’idee. Il CST è un luogo di incontro e di formazione per giovani sportivi provenienti da tutta la Svizzera. Il rifacimento completo del campeggio ha migliorato qualitativamente le condizioni di soggiorno dei numerosi ospiti che ogni anno scelgono questo tipo di alloggio. Il pernottamento nelle tende militari è il contesto ideale per favorire la vita comunitaria, la conoscenza reciproca e la dinamica di gruppo. Il campeggio mette a disposizione un numero maggiore di tende che sono quindi occupate in modo meno intensivo. In aggiunta ai servizi sanitari dotati di cabine doccia singole e alle cucine concepite nel rispetto delle norme di igiene alimentare, il progetto ha previsto delle aree di svago che hanno migliorato la vivibilità del soggiorno. Infine l’innalzamento della quota del campeggio ad un’altezza di sicurezza minima protegge le infrastrutture dalle possibili esondazioni del Lago Maggiore.
Lido di Tenero
Al lido di Tenero: 2 piscine, una vasca da nuoto di 25 metri x 11 con altezza variante da 1.40 fino ad 1 x 70, la seconda vasca è per i bambini più piccoli. Dispone di una spiaggia dove si possono noleggiare i lettini, un campo da beach volley, un tavolo da ping pong con racchette disponibili. Vi è la possibilità di usufruire anche dei giochi direttamente nel lago, come gommoni per tuffi e scivoli. A disposizione della clientela un bar fornito di bibite, snack, gelati, caffè, piatti freddi, brioche e molto altro ancora.
Fonti:
www.tenero-contra.ch
www.cstenero.ch
www.lidotenero.ch