La nuova capanna Cognora in Valle Verzasca
Rivista 157 – Settembre 2017
La nuova capanna Cognora in Valle Verzasca
Di Luca Bettosini
Questa bella capanna è stata inaugurata nel 1986 e ristrutturata nel 2016.
La Verzasca confina con la Riviera e la Leventina, a levante, e con la Valle Maggia a ponente. Lunga venticinque chilometri, comprende i comuni di Vogorno, Corippo, Lavertezzo, Brione, Gerra, Frasco e Sonogno. D’estate è meta di un intenso traffico turistico, che ogni giorno convoglia in valle un flusso di oltre cinquecento automobili ed almeno venti autobus. Un tempo non era cosí; fino al 1950 questa vallata selvaggia, priva di campi ed incassata tra lame di monti, era ignota agli stessi ticinesi, che la conoscevano solo attraverso gli scritti di intrepidi viaggiatori del passato, come quel Luigi Lavizzari, che nel 1849 descrisse cosí la via d’accesso alla Verzasca:
“La valle è tortuosa; le basi delle opposte montagne si scontrano ad angolo acuto, come denti di due seghe, e al fondo rumoreggiano acque cupamente verdi. Lungo il cammino, sollevando l’occhio, si scoprono sull’opposto fianco della valle gli sparsi casali di Mergoscia, e spiccano con vago effetto il campanile e la chiesa, fra clivi vitiferi e annosi castagni. Si varca indi un bel ponte, d’un arco di ben quarantacinque metri d’altezza, sopra un vallone laterale; e pochi minuti prima di toccare Vogorno si scontra altro vallone, detto la valle della Porta, dove anticamente con una porta chiudevasi tutta la valle, mentre sull’opposta riva la nuda rupe fa insuperabile barriera”. Luigi Lavizzari. Escursioni nel Cantone Ticino, Tipografia Veladini e Comp., Lugano, 1863, p. 380.
La Val Verzasca costituisce un laboratorio naturale all’aperto unico ed irripetibile per le sue peculiarità ambientali sia dal punto di vista degli aspetti naturalistici ed ecologici che per le sue valenze morfologiche e geologiche. La Val Verzasca è inserita all’interno delle Alpi Lepontine che si estendono dal Passo del Sempione al Passo dello Spluga, lungo il confine italo svizzero. Il nome Lepontine trae origine dai “Leponti” (Leponzi), antica popolazione celtica che visse in questa area alpina. Tra il versante italiano e quello svizzero vi sono notevoli differenze sia a livello vegetazionale che a livello geologico. La parte svizzera, e quindi la Val Verzasca, è generalmente caratterizzata da pareti molto ripide, rocciose, lunghe e continue e da frequenti resti di antichi circhi glaciali. Le rocce che costituiscono la Val Verzasca sono prevalentemente di origine metamorfica anche se mantengono visibili i caratteri originari delle rocce madri. La loro trasformazione è avvenuta durante l’orogenesi alpina (innalzamento delle Alpi) a causa di alcuni complessi fenomeni strutturali che hanno piegato e trasposto tali rocce, sradicandole dai luoghi originari, fino a creare una struttura simile ad una grande piega curvata su sé stessa, detta falda di ricoprimento. Le rocce che costituiscono la Val Verzasca rappresentano la parte più interna, il cuore, della grande cintura metamorfica alpina ed in particolare rappresentano la parte basale della falda penninica. Osservando le rocce che formano le montagne della Val Verzasca si notano sia rocce di origine vulcanica che sedimentaria (marina e continentale) metamorfosate (trasformate) in nuove strutture complesse come gli ortogneiss ed i paragneiss, i marmi ed i metacarbonati, inoltre è frequente trovare residui provenienti da grande profondità della crosta terrestre, o rocce mantelliche. Molte di queste rocce sono tipiche della sola Val Verzasca e costituiscono esempi unici nell’arco alpino.
A poca distanza da Frasco, adagiato in una conca alla confluenza delle valli Redorta e Vogornesso, si trova Sonogno, ultimo villaggio della Verzasca e patria del consigliere di Stato Giuseppe Cattori. La capanna Cognora è di proprietà della Società Escursionistica Verzaschese. La SEV, fondata ventiquattro or sono, conta oltre cinquecento soci, per la maggior parte domiciliati nel Locarnese. Al fianco di un’ampia attività escursionistica, la società si impegna in lavori di pulizia di alpi, recupero di sentieri e cascinali. Grazie a questo grande entusiasmo la SEV vanta quattro rifugi alpini (il quinto sarà presto reso attivo con l’Alpe di Cornavosa); piccoli gioielli presenti sulla sponda orografica sinistra della Valle Verzasca e che fanno la gioia di tutti gli amanti della montagna. La prima capanna – la Cognora – è sorta nel 1986. Quattro anni dopo l’ha seguita la capanna Efra, nel 1994 è arrivata la capanna Borgna; nel 1999 è stata ampliata la capanna Barone (la prima costruzione risaliva al 1975 per opera del Gruppo Amici del Barone, rifugio rilevato poi dalla SEV nel 1992). Completati i punti d’appoggio, è stata marcata e ferrata la stupenda VIA ALTA, itinerario unico nel suo genere in Ticino. Ma la SEV di sogni nel cassetto ne ha ancora molti e a 24 anni… è ancora lecito sognare!
Il Passo di Piatto (2’108 m) è un passaggio che collega la Val Vegornèss con la Val Chironico e permette la traversata verso la Capanna Alpe Sponda in circa 4 ore e ½ passando davanti al magnifico Laghetto di Chironico (1’763 m).
Capanna Cognora
Altezza: 1’938 metri
Ubicazione: Val Vegornèss (Valle Verzasca)
Coordinate: 705.750/137.050
Cartina: 1:25.000 foglio numero 1272 P. Campo Tencia
Proprietario: SEV, Società Escursionistica Verzaschese
Telefono: No
Guardiano: Graziano Berri, 6596 Gordola, tel. 076 679 54 85
Apertura: Da inizio giugno a fine di ottobre
Prenotazioni: Graziano Berri, 6596 Gordola, tel. 076 679 54 85 – oppure online: www.sev-verzasca.ch
Sito Internet: www.sev-verzasca.ch
Questa bella capanna è stata inaugurata nel 1986 e ristrutturata nel 2016. E’ una costruzione in muratura a due piani (baita ripristinata) situata su un terrazzo di pascolo alpino con tavolo e fontana, soggiorno per 20 posti, cucina a legna, illuminazione elettrica con pannelli solari, dormitorio con 20 posti letto con coperte e materassi. Le bibite sono a disposizione anche in assenza del guardiano. La capanna è situata su uno splendido terrazzo dal quale si gode un’ottima visione sulla Val Vegornèss. Lungo il bel aereo sentiero che conduce al Passo di Piatto si trova una preziosa stazione di Genziana maggiore (Gentiana lutea), sempre piu’ rara da trovare.
Pernottamento
CHF 17.– / EURO 17.– adulti soci società alpinistiche Svizzere e estero – CHF 20.– / EURO 20.– adulti non soci di società alpinistiche – CHF 10.– / EURO 10.– giovani da 14-18 anni – GRATUITO bambini da 0-13 anni
SCHEDA TECNICA
Partenza: Sognogno (918 m)
Arrivo: Sognogno (918 m)
Difficoltà: T3
Dislivello in salita: circa 1’000 metri in circa 3 ore e 1/2
Dislivello in discesa: circa 1’000 metri in circa 2 ore e 1/2
Itinerario
Sonogno è l’ultimo paese della valle. Circondato da magnifiche montagne, è il punto di partenza di innumerevoli e meravigliose passeggiate. Sonogno (918 m) è raggiungibile con l’autopostale da Locarno e Gordola. Chi viaggia in automobile può lasciare la vettura nel grande parcheggio all’entrata del paese. A destra si snoda una stradina, che entra nella Valle Vogornesso (Vegornèss). La si percorre fino a Secada (992 m), dove sorgono diversi rustici riattati, per poi proseguire fino al ponte che conduce a Vald (1’027 m). La valle si restringe in un ambiente aspro e selvaggio, adatto alle capre che vi pascolano numerose. Un detto verzaschese, raccolto a Sonogno, recita “O scampa püssee ona cavra magra che on cion grass”, campa di piú una capra magra che un maiale grasso. Vald accoglie il visitatore con una bella fontana di legno, dalla quale zampillano acque chiare e fresche. Un cartello indicatore giallo segnala, sulla destra, la deviazione per la Capanna di Cognora. Il cartello indica: “Capanna Cognora 2 ore e ½”. Salendo si attraversa il ruscello e su gradini di roccia ci si alza fino ad entrare nel bosco di faggi. Il sentiero, molto bello e ben tenuto si alza ripidamente e continua a salire fino ad attraversare nuovamente il ruscello ai piedi di una cascata. Si prosegue su nuovi scalini realizzati con il legno rientrando nella faggeta e poi nel bosco di larici. È un bel camminare in un ambiente selvaggio dove la vista continua a godere degli scorci sulla Val Vegornèss. Chiusa fra le alte e dure montagne, la Valle Verzasca aveva una grande ricchezza nei suoi boschi che ha venduto fino a lasciare solo rocce, pietre e pericolosi pendii non piú percorribili. Prima di Cabioi si vedono ancora i resti di una grande muraglia che formava lo sbarramento della valle utilizzato per il trasporto del legname ricavato da quelle belle foreste.
La Corona di Redorta, con le altre due cime somiglia ad un trittico come quello famoso dell’Eiger, Mönch e Jungfrau. All’occhio attento non può sfuggire, a fianco del sentiero, il buco nella roccia con all’interno una statua della Madonna. Usciti dal bosco di larici si oltrepassa il pendio roccioso per arrivare infine alla capanna Cognora. È un sentiero ripido che con un buon passo sole 2 ore porta alla capanna. Da qui si potrebbe fare un “salto” al Passo di Piatto (2’108 m), in circa 1 ora e ½ superando un dislivello di 200 metri, seguendo il sentiero che attraversa la conca dell’Alpe di Cognora e procede sino al valico sotto i bastioni rocciosi della Cima Bianca. Il valico è attrezzato con catene e scalette per rendere più sicura la progressione. Il ritorno avviene per il medesimo itinerario di salita.
SEV – Società Escursionistica Verzaschese
Fondata nel 1983 da un gruppo di appassionati della montagna la Società Escursionistica Verzaschese (SEV), che oggi conta più di 700 soci, ha da sempre portato avanti la sua attività su due fronti. Da una parte propone ogni anno un ricco programma di escursioni di vario grado di difficoltà sia estive che invernali adatte ad alpinisti, a escursionisti, a rocciatori, a giovani e meno giovani e alle famiglie. Dall’altra s’impegna costantemente per il recupero e la pulizia di alpi e sentieri nella Valle Verzasca. Frutto di questo lavoro, basato essenzialmente sul volontariato, sono le capanne Borgna, Efra e Cognora (appena ristrutturata), la rinnovata capanna Barone e, ultimo gioiello la capanna Cornavosa inaugurata nell’agosto 2010. Questi semplici e accoglienti rifugi sono collegati dalla Via Alta della Verzasca (VAV) un percorso per esperti che grande consenso ha trovato grazie alla sua aspra bellezza. Anche la palestra di bouldering, inaugurata nel 2002, situata a Riazzino è stata voluta, creata ed è gestita dalla SEV. Dal 2001 la SEV fa parte della Federazione Alpinistica Ticinese (FAT).