L’Agrifoglio
Rivista 154 – Maggio 2017
L’Agrifoglio o Ilex Aquifolium
Di Grazia Vulpiani
Alfredo Cattabbiani , studioso di storia, di religione, di simbolismo e di tradizioni popolari, nel “Florario” definisce l’agrifoglio come un amuleto solstiziale dell’inverno; un protettore dai malefici, un vero e proprio talismano, tanto che in alcuni paesi come la Francia, la Svizzera e la Germania, i contadini usavano appendere dei ramoscelli di agrifoglio sopra le porte delle case e delle stalle , per allontanare sortilegi e propiziarsi le nascite. Sicuramente molta di questa fama è dovuta all’aspetto della pianta e delle sue foglie, verdi brillanti, ma coriacee e pungenti, tanto da evocare una funzione di difesa. Ai giorni nostri l’agrifoglio è facile trovarlo dai fiorai, soprattutto durante il periodo Natalizio, insieme al Vischio e al Pungitopo a scopo principalmente ornamentale.
In botanica
L’agrifoglio è un arbusto sempreverde che può anche raggiungere i dieci metri di altezza. Questo sempreverde è originario dell’Europa Centrale e meridionale, ed in parte alcuni esemplari provengono anche dall’Asia. In genere è più facile incontrare arbusti cespugliosi alti tre o cinque metri, di forma piramidale. Le foglie di colore verde scuro spinose nella porzione più bassa e giovane, ovali nella porzione più alta e vecchia della pianta. I fusti, in genere più di uno, sono fittamente ramificati, tanto da creare una bella chioma verde, lucida. I rami hanno corteccia liscia e sono di colore verde-grigio.
Fioritura
L’agrifoglio è una pianta che fiorisce da maggio a giugno e di tipo dioico, ne consegue che alcune piante hanno solo fiori maschili di colore giallastro, altre solo fiori femminili di colore bianco o rosato. In entrambi i casi soni riuniti a mazzetti all’altezza dell’ascella fogliare. I fiori femminili lasceranno il posto ai frutti delle drupe tonde di colore rosso. Quindi se volete coltivare un bell’agrifoglio pieno di bacche rosse assicuratevi che sia un esemplare femmina, ma assicurativi altrettanto che nelle vicinanze vi sia un esemplare maschio altrimenti è impossibile la nascita delle bacche. Questa pianta costituisce un perfetto rifugio per piccoli animale come gli uccellini, facili prede. Nei mesi invernali, per alcune specie di uccelli, le bacche costituiscono un ottimo alimento.
Coltivazione
Gli agrifogli vengono coltivati da secoli in Europa, come piante ornamentali, ma anche come piante benauguranti. Questo uso si è mantenuto sino ai giorni nostri, visto che l’ilex Aquifolium viene usato per decorare le nostre case durante il periodo Natalizio. In inverno, in mezzo al grigiore della stagione sarà bello vedere nel proprio giardino o durante una passeggiata nei boschi, il colore sgargiante dell’agrifoglio che durante la stagione primaverile o estiva passeranno del tutto inosservati. La coltivazione nel corso degli anni ha portato alla creazione di diversi ibridi che si coltivano nei giardini esistono addirittura delle varietà nane, dallo sviluppo compatto, o delle varietà che mantengono le spine per lunghi anni. Nella coltivazione bisogna tenere conto che l’agrifoglio non ama l’esposizione al sole, quindi meglio la mezz’ombra, è una pianta rustica che resiste fino a -15°, è fa concimata una volta l’anno con concime granulare.
Proprietà
L’agrifoglio possiede diverse qualità terapeutiche come: l’astringente, diaforetica, diuretica, emetica, espettorante, febbrifuga e purgativa. Nella moderna fitoterapia non è molto utilizzato, anche perché ci sono numerose piante con le medesime qualità, meglio conosciute. La funzione tonificante, febbrifuga ed espettorante è tipica delle foglie, che possono essere usate fresche, sempre, in qualsiasi momento dell’anno, o raccolte in tarda primavera e lasciate essiccare. Il succo delle foglie fresche pare abbia dato grossi risultati nel trattamento dell’itterizia. Le bacche sono tossiche con effetti fortemente emetici e purgativi. Le bacche essiccate e ridotte in polvere sono utili in caso di sanguinamento, in quanto svolgono azione astringente. Attenzione ai bambini, che possono essere molto attratti dalle bacche dell’agrifoglio, soprattutto se lo coltivate in giardino, per via della loro tossicità e comunque come sempre, tutti i prodotti naturali vanno sempre utilizzati sotto stretto controllo medico. La radice dell’agrifoglio, in fine, ha effetto diuretico.
L’agrifoglio e i fiori di Bach
Quando parliamo di agrifoglio, parliamo anche di Holly è il 15 dei 38 fiori che il medico inglese Eduard Bach, usava per coloro i quali sono talvolta assaliti da pensieri quali la gelosia, l’invidia l’odio, la vendetta e il sospetto. Il rimedio serve per comprendere che nessuno agisce di proposito contro di noi, ma che la mancanza di amore verso noi stessi ci danno la sensazione di essere aggrediti. Holly permette di vedere il proprio potenziale di vero amore, ci permette di vederci e di accettarci per come siamo. Assumere Holly ci fa sentire in unione e in pace con noi stessi con tutto e con tutti, ci restituisce il nostro diritto di esistere. L’essenza del fiore Holly personifica il principio dell’amore divino, onnicomprensivo che supera l’umana ragione.
Cenni storici
L’agrifoglio, è l’albero considerato sacro dai Druidi e dall’antica tradizione della Wicca. Immaginate in Inghilterra, durante il freddo inverno di neve bianca e di gelo, come un sempreverde dalle bacche rosse possa essere importante. Così importante da diventare “Sacro”. Nel calendari Celtico l’agrifoglio corrisponde all’ottavo mese dell’anno che comprende la festa celtica di Lammas che si celebra il primo di agosto. Gli antichi romani, usavano la pianta nei Saturnali, la festa romana dedicata al Dio Saturno. In questa occasione i romani inviavano la pianta ai loro amici insieme ad altri regali. La festa cadeva intorno al 17 di dicembre per celebrare il solstizio d’inverno. Nel folklore pagano l’agrifoglio è associato allo spirito della vegetazione e alle forze calanti della natura. Il Re agrifoglio, che viene spessp descritto come un vecchietto con abiti invernali e una corona di agrifoglio in testa, regola la natura durante il momento in cui è al suo declino dalla metà del solstizio d’estate, fino al alla metà del solstizio d’inverno. Ad ogni solstizi oil Re Agrifoglio e suo fratello Re Quercia si impegnano in un combattimento per attrarre le attenzioni della Dea, con la quale il vincitore presiederà la natura nella seconda parte dell’anno. Dopo l’avvento del cristianesimo, durante il natale e il Capodanno, la tradizione celtica afferma che un uomo molto vecchio completamente vestito e ricoperto di rami di agrifoglio e foglie, cammini insieme ad una donna anch’essa vestita di edera. Insieme sfilano a braccetto per le strade verso il nuovo anno. Nei paesi più freddi, nella Domenica delle Palme, si utilizzano rami di agrifoglio al posto dei rami d’ulivo. In queste nazioni, come in Irlanda ad esempio, si ritiene che le foglie e le spine simboleggino la corona di spine che venne posta sul capo a Gesù Cristo durante il suo calvario, mentre le bacche rosse ne simboleggino il sangue versato.