Editoriale di maggio 2010
Rivista numero 77 – Maggio 2010
L’esigenza di misurare il trascorrere del tempo era sentita fin dall’antichità. Il piú semplice strumento realizzabile è stato la meridiana, costituita al minimo da un palo infisso nel terreno. Il tempo scorre per tutti e allora perché non conoscere meglio la sua storia con l’articolo proposto questo mese: “Misurare il tempo”. Anche nel numero di maggio abbiamo cercato di presentare diversi articoli sul meraviglioso Ticino, in vista della bella stagione che ci permetterà di compiere, finalmente, interessanti escursioni anche in alta quota. Il mese di maggio mi ha portato a fare una riflessione sulla mia rivista grazie ad una telefonata che mi è giunta dall’Italia. Sono stato informato che le uniche tre riviste italiane che parlano di montagna stanno per chiudere i battenti. Sono tre riviste che esistono da tanti anni sul mercato italiano che io comperavo regolarmente fino alla loro improvvisa mancata uscita da diversi mesi. La conferma mi viene anche dal fatto che negli ultimi mesi sono subissato da richieste di giornalisti e fotografi italiani alla ricerca di uno spazio per pubblicare i loro articoli su “Vivere la montagna”. Una ditta italiana specializzata in abbonamenti di riviste estere ed italiane che fornisce migliaia di enti, associazioni, librerie, municipi, comunità montane eccetera in Italia mi ha detto che dopo la mancata uscita di queste riviste e la possibilità che non ci siano più, sono andati alla ricerca di un’altra rivista in lingua italiana che parla di natura e montagne da proporre ai loro clienti in sostituzione. Mi hanno detto che hanno cercato ovunque ma che l’unica rivista esistente al mondo con questi requisiti è solo “Vivere la montagna” e che vorrebbero proporla ai loro clienti; e qui giunge la mia riflessione. Come è possibile che in un paese di natura e montagne come l’Italia, con oltre sessantamilioni di abitanti, non sia in grado di avere una rivista come “Vivere la montagna” sapendo poi mantenerla in vita. Ho anche scoperto le cifre dei loro abbonati e non una delle tre arriva alla nostra quota! Incredibile! In un paese di solo trecentoventitremila abitanti circa“Vivere la montagna” supera di gran lunga i loro abbonati. Non che in Svizzera stiamo meglio visto che siamo l’unica rivista seria, mensile, di natura e montagne e non solo di lingua italiana (se escludiamo le riviste in altre lingue del CAS e di altri enti simili). Italia e Svizzera, due paesi di montagne per eccellenza e alla fine ci siamo solo noi…
Sapendo questo e avendo già parlato a suo tempo di quelle voci che mi erano giunte sulla possibile nascita di un’altra rivista simile alla nostra in Ticino (non avendo poi più sentito nulla), “Vivere la montagna” si viene a trovare in una maggiore posizione di responsabilità nei confronti della natura, ma questo non toglie che rimarrà sempre come lo è stata fin’ora, semplice, chiara, didattica, pulita e senza mai cedere a compromessi. Saranno sempre gli altri ad adattarsi alla nostra rivista e mai noi!
Nell’attesa di conoscere meglio questi sviluppi vi auguro una buona lettura.