Gli orologi a cucù: un’invenzione germanica e non svizzera.
Rivista 172 – Gennaio 2019
Gli orologi a cucù: un’invenzione germanica e non svizzera.
Testo: Luca Bettosini e per gentile concessione: www.hausder1000uhren.de
Foto: Edmondo Viselli e Fotolia
Ancor oggi questo orologio a cucù della Foresta Nera intagliato di fama mondiale è realizzato in una forma quasi invariata.
Comunemente ritenuto di origine svizzera, l’invenzione di questo tipo di orologio è in realtà attribuita a Franz Ketterer, orologiaio tedesco nativo di Schönwald im Schwarzwald nella Foresta Nera, un comune tedesco di circa 2’500 abitanti, situato nel land del Baden-Württemberg.
Franz Ketterer nel 1738 inserì una suoneria imitante il verso del cuculo negli orologi artigianali realizzati nella zona fin dal 1630. Nel corso degli anni l’orologio a cucù è diventato un souvenir caratteristico della Svizzera e del sud della Germania e anche oggetto da collezione. Alcuni modelli sono infatti pregiati mobili o soprammobili di legno intagliato o sono considerati pregevoli opere di meccanica artigianale di precisione. Esistono pezzi dotati di elaborate suonerie, organi musicali e complessi meccanismi scenografici animati, per la maggior parte rappresentanti scenari bucolici montani. L’orologio a cucù è un dispositivo per la misura del trascorrere del tempo che segnala il passaggio delle ore con l’uscita del modello di un uccellino dalla cassa dell’orologio stesso, accompagnata da un suono che imita il caratteristico verso del cuculo. Dal punto di vista del funzionamento meccanico tradizionalmente gli orologi a cucù sono orologi a pendolo, ma esistono modelli moderni al quarzo. Per imitare il verso del cuculo Ketterer impiegò due piccoli flauti con tonalità diverse all’interno dei quali l’aria era soffiata da due mantici, funzionando quindi come un piccolo organo a canne. Il sistema inventato da Ketterer è tuttora in uso negli orologi a cucù tradizionali, mentre molti orologi di tipo moderno la suoneria è di tipo elettronico.
La Foresta Nera
La Foresta Nera è una regione montuosa del sud-ovest della Germania, al confine con la Francia.
Si estende, da nord a sud, per ca. 150 km e da est a ovest per ca. 50 km. A ovest e a sud è delimitata dalla valle del Reno, a nord da Karlsruhe e Stoccarda e a est dalla valle del Neckar. Tutta la Foresta Nera è compresa in due parchi naturali: il parco naturale della Foresta Nera centro-nord e quello della Foresta Nera sud. La zona della Foresta Nera, insieme alla valle del Reno tra Mannheim e Basilea, è anche la zona climaticamente più favorevole della Germania.
La Foresta Nera deve il suo nome alla fitta foresta di abeti che cresce a quote elevate. La montagna più alta è il Feldberg (1’493 m). Tutta la zona è ricca di colline, boschi, pascoli, vallate, piccoli laghi, cascate e romantici villaggi. Il verde è a perdita d’occhio ed è un paradiso per gli escursionisti: ci sono ben 22’000 chilometri di sentieri attrezzati!
I principali fiumi che nascono nella Foresta Nera sono l’Enz (105 km), il Neckar (367 km), il Wutach (118 km), il Kinzig (95 km), il Murg (96 km), il Nagold (92 km), il Wiese (55 km). Dalla Foresta Nera sgorgano inoltre i fiumi Brigach (43 km) e Breg (49 km) che unendosi formano il Danubio. I laghi principali della Foresta Nera sono lo Schluchsee, il Titisee, il Feldsee, e il Mummelsee. A Triberg im Schwarzwald si trovano inoltre le più alte cascate della Germania.
Rinomata per le fitte foreste sempreverdi e i paesini pittoreschi, viene spesso associata alle fiabe dei fratelli Grimm. È celebre anche per le stazioni termali e gli orologi a cucù, che vengono prodotti in questa regione fin dal Settecento. La città più grande della regione, Friburgo, è ricca di edifici in stile gotico ed è circondata da vigneti.
La Foresta nera, grazie alle sue condizioni climatiche favorevoli, è una terra del vino che è di ottima qualità. Ma la “chicca gastronomica” è senza dubbio la “Schwarzwälder Kirschtorte” (torta di ciliege) fatta soprattutto con panna, cioccolata e ciliege. Torta che tutto il mondo conosce come “Foresta nera”.
Franz Ketterer di Schönwald
Verso la fine del 17º secolo Strohflechter, Löffelschmieder, Pfeifen- und Kübelmacher, Weber und Färber si guadagnavano da vivere nella Foresta Nera con la loro abilità artigianale e il loro sapere. Anche i piccoli contadini, soprattutto nei lunghi mesi invernali, cercavano altre vie per avere un extra introito. Franz Ketterer di Schönwald (nato ca. nel 1667) e Simon Dilger di Schollach (nato ca. nel 1672) – un povero contadino e un tornitore – iniziarono per questo a costruire orologi in legno. Ben presto nella Foresta Nera iniziò la fabbricazione di orologi provvisti di un pezzo di legno chiamato “Waag” che fungeva da regolatore. In Francia si diffuse l’arte di produrre raffinatissimi orologi artistici. Nel 1712 Friedrich Dilger di Urach si trasferì apposta per un anno intero in Francia con l’obiettivo di imparare quest’arte dai mastri orologiai francesi. L’ex scuola di orologeria spianò a sua volta la strada all’accademia tecnica di Furtwangen, che gode tuttora di un’eccellente reputazione in tutto il paese.
La prima idea per l’orologio a cucù di boschi nero
Per sviluppare l’arte dell’orologeria, Friedrich Dilger fece affluire le tecniche orologiaie imparate in Francia, da cui portò anche i relativi utensili. In inverno, la produzione di orologi , che inizialmente venivano distribuiti dai portatori di vetro, si intensificò più che mai. Con l’andare del tempo, il settore conobbe un numero sempre più crescente di specialisti. Si svilupparono propri rami che diedero luogo a un’intensa collaborazione tra fabbricatori di telai, falegnami per casse di orologi, fabbricanti e decoratori di scudi di orologio, trafilatori, tornitori di ruote, fresatori di ruote dentate e intagliatori. Nel 1808, il settore orologiaio a Triberg acquisì un’importanza tale, da dare lavoro a 790 persone sparse in dieci comuni adiacenti. A quei tempi, su 833 abitanti di Gütenbach 96 erano orologiai, 10 fabbricavano telai, lancette e strumenti, 14 decoravano gli scudi di orologio, mentre 61 erano dediti al commercio di orologi. Ecco perché nel 1850 a Furtwangen venne fondata la scuola di orologeria “Großherzoglich Badische Uhrmacherschule”. Il suo primo direttore ovverossia successivo costruttore della linea ferroviaria “Foresta Nera-Gottardo”, fu Robert Gerwig.
L’orologio a cucù della Foresta Nera nel nuovo secolo
Ancor oggi questo orologio a cucù della Foresta Nera intagliato di fama mondiale è realizzato in una forma quasi invariata. A questo proposito gli intagli variano tra motivi di foglie, casa e caccia. Minuteria 7 giorni, disattivazione del richiamo e montaggio di un ulteriore rullo musicale sono solo pochi dei tanti accessori aggiuntivi. Dai timidi inizi degli appassionati e dei commercianti audaci si sono sviluppate nel corso delle generazioni delle aziende operanti a livello internazionale, e con questo nuovi rami nell’industria della meccanica di precisione e nell’impiantistica. L’orologio della Foresta Nera e pertanto ben più di un semplice bel souvenir, ma è ciò che ha influito in modo determinante sullo sviluppo della nostra regione.
L’orologio a cucù della Foresta Nera nel nuovo secolo
Ancor oggi questo orologio a cucù della Foresta Nera intagliato di fama mondiale è realizzato in una forma quasi invariata. A questo proposito gli intagli variano tra motivi di foglie, casa e caccia. Minuteria 7 giorni, disattivazione del richiamo e montaggio di un ulteriore rullo musicale sono solo pochi dei tanti accessori aggiuntivi. Dai timidi inizi degli appassionati e dei commercianti audaci si sono sviluppate nel corso delle generazioni delle aziende operanti a livello internazionale, e con questo nuovi rami nell’industria della meccanica di precisione e nell’impiantistica. L’orologio della Foresta Nera e pertanto ben più di un semplice bel souvenir, ma è ciò che ha influito in modo determinante sullo sviluppo della nostra regione.
l’Eber Clock, l’orologio a cucù più grande del mondo
Si trova nel piccolo comune tedesco di Triberg il più grande orologio a cucù del mondo, ribattezzato Eber Clock, riprodotto in scala 60:1 seguendo lo stesso processo di fabbricazione degli orologi tradizionali. Pesa 6 tonnellate e il suo meccanismo comprende ruote dal diametro di 2,60 metri e un pendolo lungo 8 metri. La costruzione dell’Eber Clock ha richiesto cinque anni di lavoro.
Fonti:
www.hausder1000uhren.de
www.viaggio-in-germania.de/foresta-nera.html
Wikipedia