Salmone (1’559 m)
Rivista 172 – Gennaio 2019
Salmone (1’559 m)
La montagna degli alberi felici
Di Ely Riva
Il Salmone (1’559 m) è una montagna per tutte le stagioni ma non una montagna da sottovalutare. La via classica inizia nel paese di Verscio che si trova a soli 276 m di quota e inizia alle ultime case per continuare alla destra orografica del Ri da Riei verso nord-ovest fino a Littuno (940 m) e Vii (1’126 m). Il sentiero supera due cocuzzoli alberati dai nomi curiosi, Testa (1’357 m) e Testin (1’422 m), per terminare sulla cima del Salmone (1’560 m). E fanno in totale 1’300 metri di dislivello che non sono una passeggiata!
Mi ricordo di aver sentito dire che il Salmone è una montagna riservata alla Terza Età.
Quando si è giovani e si amano le escursioni in montagna si è tentati di superare almeno i 2’500 metri, altrimenti si ha l’impressione di essere solo “in collina”.
Personalmente ritengo che non si debba snobbare nessun monte. Quello che conta è il camminare. Una volta quando non c’erano strade, il camminare era una necessita, soprattutto della povera gente. La nostra società basata sul benessere e il tempo libero ha trasformato il camminare a piedi nella natura in una pratica sportiva che si chiama escursionismo. Salire per i sentieri di questo piccolo monte dal nome strano, attraverso tanti boschi che cambiano vegetazione man mano che si progredisce ci porta a pensare… Alle volte il bosco ci parla anche se non ce ne accorgiamo, attraversiamolo in silenzio e solo allora sentiremo la sua voce. Mi vengono in mente tante frasi scritte da John Muir (1838-1934) ma una è significativa per che si accinge a salire questo monte coperto di piante fino alla cima: “Io non ho mai visto un albero scontento. Essi si aggrappano al terreno come se gli piacesse, e sebbene ben radicati, viaggiano tanto lontano quanto noi. Vanno vagando in tutte le direzioni con ogni vento, andando e venendo come noi stessi, viaggiando con noi attorno al sole per milioni di chilometri al giorno, e attraverso lo spazio, il cielo, solo sa quanto velocemente e lontano”.
Si passa dal castagno alle resinose attraverso vecchi noci e faggi, e mi piace pensare che sia la montagna degli alberi felici!
Un altro percorso interessante di soli 1’000 metri di dislivello ha inizio alla cappella del 1683 alla Forcarella di Dunzio (597 m) che si raggiunge salendo da Aurigeno.
Prima di iniziare la salita vale la pena di soffermarsi per gettare uno sguardo verso il passato. Nella Cappella di Sant’Antonio Abate da pochi anni restaurata, si possono ammirare affreschi probabilmente della fine del XV secolo. Vi è sulla parete principale una Madonna della Misericordia che accoglie sotto il manto i fedeli, uomini e donne, con i vestiti e le acconciature dell’epoca e i ritratti di profilo della gente di almeno 500 anni fa!
Itinerari
Da Verscio (276 m) si sale a Littuno (940 m) e a Vii (1126 m) per raggiungere i due promontori dai nomi significativi: Testa (1’357 m) e Testin (1’422 m). Si continua scendendo leggermente verso la Forcla (1’382 m) per salire sulla cime del Salmone (1’559 m) da dove si gode una vista impressionate sulla Valle Onsernone.
Sono 1’300 metri di dislivello!
Un secondo percorso è quello che sale da Aurigeno (338 m) seguendo la strada asfaltata fino alla cappella della Forcarella di Dunzio (597 m) dove un bel sentiero conduce a Càpoli (1001 m) e sulla vetta del Salmone (1’559).
Sono 1’200 metri di dislivello
Un terzo percorso, meno impegnativo sale da Auressio (616 m) a Cortone (1’064 m), Salmone di Sopra (1’479 m) per arrivare sulla cima del Salmone (1’559 m) da occidente.